Tornare a Bogotà dopo tanti anni è stato come scoprire una nuova città, i sapori gli odori erano gli stessi ma la città chiaramente è cambiata, e molto.. per me poi non è stata solo riscoperta ma anche in alcuni casi una vera  e propria scoperta, come ad esempio quando abbiamo visitato la zona della Candelaria, si perchè se a  Verona, la mia città, frequentare il centro storico era per me consuetudine oltre a cosa sicura, a Bogotà il centro storico era vietatissimo proprio perchè totalmente insicuro.

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La cosa buffa è stata che non solo per me Seba e mia mamma era la prima volta tra quelle stradine, ma anche per il nostro amico che ci guidava per Bogotà, amico colombiano residente nella città. Il centro di Bogotà è ancora insicuro e basta sbagliare una strada che ci si ritrova con un coltello al collo, come è successo ad una ragazza  che conosco….e infatti Santiago era attentissimo ad ogni strada che prendevamo.

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Per puro caso ci siamo trovati in un bellissimo palazzo, che abbiamo poi scoperto essere il museo Botero,

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come consiglia il nome il museo espone opere dell artista, ma non solo la casa raccoglie infatti una stupenda raccolta di opere acquistate dall artista di colleghi di grandissimo spessore quali Picasso, Chagall, Mirò ed altri grandi. In totale le opere del più famoso pittore del sudamerica sono123, 85 sono invece quelle realizzate da altri grandi nomi.

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La bellissima casa che ospita la mostra è di stile coloniale,  come molte altre del quartiere ed è stata acquistata dalla banca della repubblica, l ingresso al museo è sempre gratuito. Quindi non solo avrete modo di visitare una mostra spettacolare, davvero da togliere il fiato ma anche di camminare all interno della corte di una stupenda casa.

Prima o dopo la visita al museo non potete perdervi il centro cultrale Gabriel Garcia Marquez, dedicato al più grande scrittore del paese, questo centro vi farà sentire catapultati all interno della cultura del paese tra concerti di musica latina, quadri e letture di poesie, oltre ad offrire al suo interno una grandissima biblioteca che conta di più di 50.000 opere …qui se ancora non vi sentirete abbastanza colombiani potrete bere un buon caffè nella caffetteria Juan Valdez, ma non vi preoccupate qualora non ne aveste voglia, la città è piena di altre caffetterie di Juan Valdez!

Dopo la mattinata culturale noi abbiamo fatto sosta pranzo in un ristorante che serve prelibatezze della tradizione colombiana dal 1934..Qui accompagnati nella scelta dal nostro amico abbiamo optato per un misto di antipasti, tutti molto molto buoni e  tutti molto fritti!! i nomi fatico a ricordarli,

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Sicuramente abbiamo mangiato platano fritto, che tanto appassiona i colombiani, arepa e yuca fritta . che tanto appassionano la sottoscritta. il tutto accompagnato da un ottima agua aromatica.

 

Cos’è l arepa

L arepa è un piatto di origine indigena, fatto con una farina di mais, che mia mamma dice essere simile alla polenta, l arepa è così tanto diffusa che ne esistono più di 76 versioni, è tradizione ,almeno a Bogotà presso le famiglie che conosco, mangiarla al mattino durante el desajuno…esiste addirittura il festival dell arepa.

Cos’è la yuca

yuca,  non è altro che una radice simile alla patata molto diffusa in sudamerica

Cos’è il platano fritto

è la banana, quella che si torva in sudamerica, fritta….troppo buona, spesso accompagnata da formaggio

Cos’è l agua aromatica

è una buonissima acqua calda il cui sapore  viene arricchito da erbe e,o  frutta. Mia mamma mi raccontava che spesso quando usciva dall università trovava quelli che oggi chiameremmo street food con diversi tipi di agua aromatica in vendita, e  che era proprio consuetudine trovarlo nelle case delle abuelite…D’altronde cosa serve ??!! Solo un pò di acqua zuccheroo miele  e frutta..Bastano 6 minuti una teiera e il gioco è fatto!

Io in questo caso l ho bevuta con frutto della passione ..non vi dico la bontà! Ma il sudamerica ha così tanti frutti buoni che c’è solo l imbarazzo della scelta epr queste ottime bevande!