La gravidanza si fa sempre più sentire, oramai il conto alla rovescia è iniziato, in teoria manca meno di un mese alla nascita del bambino, o bambina chissà..e in questi giorni avrei proprio voglia di trovarmi tra le belle dolomiti al fresco per mettermi un bel pile e godermi l aria fredda che ti  sbatte in faccia e ti fa sentire la pelle  più giovane (almeno con me funziona così), provare a  camminare pianino pianino attraverso quei sentieri che di solito non risultano difficili che però  in questi giorni sicuramente mi farebbero venire un bel fiatone, ma che poi, una volta raggiunta la meta, se raggiunta, sarebbero premiati da ottime o più che ottime mangiate..

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alcuni  piatti delle dolomiti sono tra i miei preferiti ed i ristoranti dove Seba mi porta a mangiare sono sempre più che ottimi, normalmente non sono una persona che si focalizza molto sui dolci predilligendo il salato ma tra queste vette non posso fare a meno di non amare i dessert..i miei preferiti? beh i classici lo strudel  di mele e la Kaisershmarren,  questa poi mi fa perdere la testa particolarmente. Non tutti conoscono questo dolce il cui nome  tradotto letteralmente significa frittata dolce dell imperatore, molto diffuso tra i paesi dell ex impero austroungarico ..io appena leggo la sua presenza nei menù perdo la testa e la devo provare..la migliore che ho mangiato è molto probabilmente a Monaco qui il link per prendere l indirizzo del super posticino trovato per puro caso, fuori dalle mete più turistico della città, in perfetto stile Beer Gartner bavarese .http://www.robertalivealoha.com/munchen-on-the-road/

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Per molti questo dolce non è altro che una crepe dolce con zucchero a velo spaccata e poi accompagnata  da marmellata di ribes ,mirtilli o mele , io non sono propriamente d’accordo..non amo le crepes ma adoro questo dolce quindi probabilmente nella preparazione ci deve essere una differenza! Anche se pure  la leggenda vuole che questo piatto sia frutto di un’errore anzi una dimenticanza: essendo il cuoco di corte di Francesco Giuseppe, in ritardo sulla tabella di marcia per la cena, sembra si sia dimenticato la crepe  sul fornello, che così si bruciò e si ruppe in molti pezzetti quando questi cercò di girarla, per rimediare lo chef  cercò di sistemare i pezzi coprendoli con zucchero a velo e molta marmellata.

La più buona tra le dolomiti bolzanine per me è quella della Malga Gostner,

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una  piccola bella  baita di legno  in mezzo a prati , fiori, fieno tra l altro proprio questi prodotti  naturali vanno poi ad arricchire il menù del locale  e a renderlo famoso e unico , molto amata   è la zuppa di fieno..una bontà in cui è molto molto importante mangiare tutto..non fate come taluni che non mangiano il pane che mantiene calda la zuppa..è la parte più buona del piatto!

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. e poi appunto ci sono loro i fiori , che non solo con i loro profumi  e  colori vanno a  rendere più speciale ogni piatto, ma che anche hanno un insalata a loro dedicata…in poche parole sono loro i veri protagonisti del menù!

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Questa è stata una delle prime baite che Seba ha voluto farmi provare tra le sue amate cime, sicuramente un posto speciale che però negli ultimi anni abbiamo un pò abbandonato..non saprei neppure io dire il perchè. anche loro propongono uno strudel molto buono, ma non il migliore della valle.

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Lo strudel , dolce che penso tutti conoscano, viene quasi sempre  associato ai paesi nordici ma nasce in realtà nei paesi del medio Oriente all inizio si diffuse particolarmente in Turchia, da qui seguendo le conquiste del paese arrivò  nella penisola balcanica e poi nel 1547, in Ungheria, dove cambiò nome e composizione, venendo identificato come “strudel”. Nell’impero austro-ungarico il dolce divenne tra i più conosciuti e dopo il Congresso di Vienna del 1815 entrò e nella tradizione gastronomica delle Tre Venezie.

Per me il ristorante che ne propone la versione più buona è lo Chalet gerard, meraviglioso albergo ristorante caratterizzato da una bellisisma tettoia e da una ancora più bella vista di cui si può godere sedendosi sui tavolini esterni, e non vi preoccupate se vi ritroverete per più di 20 minuti imbambolati, persi nell osservare la magnificenza delle dolomiti, è normale! Da lì si gode di una vista unica.

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In realtà gli strudel più buoni della valgardena li ho mangiati a casa mia a Verona, ad inizio gravidanza, quando la montagna e le piste da scii mi sono state assolutamente  vietate Seba  per tirarmi un pò su di morale  mi ha portato due pezzi enormi di dolce uno proveniente dal cafè corso, l altro da un forno di cui non ricorda il nome..davvero divini!

e se percaso vi è rimasta voglia di provare qualche altro posticino speciale tra le dolomiti..non perdetevi i piatti di Ciasa Salares, il mio posto preferito tra queste vette!

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