Fuerteventura non è solo spiaggie stupende, certo è soprattutto acque cristalline e infinite distese di sabbia, ma è anche altro.

Non molto altro ma qualcosa in più oltre alle spiaggie da scoprire c’è

L isola è piccolina, per raggiungere la punta più a sud dal nord servono solo 2 orette , nonostante ciò un pò di storia e resti dalla storia che ha vissuto li offre anche lei..e che storia! Nella zona sud dell isola si trova una villa avvolta nel mistero, si sa che questa villa venne fatta realizzare da Gustav Winter una figura fortemente legata al nazismo, si crede che questa fortezza venne costruito per servire ad Hitler e ai suoi  non si sa bene per cosa,  pronta per un eventuale fuga? clinica segreta? punto di partenza per sottomarini?

c’è ancora molto mistero che la avvolge

 

La spiaggia di Cofete  proprio a due passi dalla villa così lunga doveva servire da pista di atterraggio per gli aeroplani a detta di alcuni, si dice anche che il parco naturale in cui si trova venne sotratto ai suoi custodi ed affidato ai tedeschi da Franco, per ringraziarli dell alleanza. Il custode attuale della villa è il pronipote della persona che prima dei Winter gestiva la terra , noi lo abbiamo intravisto mentre mostrava la villa ad altri spagnoli parlando anche delle numerose misteriose scomparse dei local nell epoca di Franco.

Altra cosa non irrilevante è che i pronipoti di Winter sostengono che la villa venne realizzata nel 1946 a guerra finita, ma alcune persone,poche, ancora vive che vi hanno lavorato raccontano tempistiche ben diverse..insomma durante la guerra la villa già c’era..

Per raggiungerla, si attraversa una strada sterrata con curve strette dirupi e nessuna barriera, ma ne vale davvero la pena, la spiaggia sotto la villa è meravigliosa e molto selvaggia e la vista che si ha lungo la strada è molto bella.

Salendo più a nord nell entroterra è da visitare il paese di Betancuria .

Questo è stato  primo nucleo abitato fondato dai colonizzatori spagnoli e prende il nome da Jean de Béthencourt, che la fondò nel 1405 .

Il paese non è famoso solo per la sua storia ma anche per la meravigliosa vegetazione, se intorno tutto è brullo e predomianno i colori marrone qui c’è moltissimo verde.

 

 

In questo villaggio una sosta quasi d obbligo è a casa santa maria, questo ampio edificio comprato da un tedesco negli anni 90 offre una sala 3d, una zona dove vedere artigiani all opera, pezzi di artigianato da collezione ..noi ovviamente ci siamo fermati solo nel ristorante.

Ottimo ristorante , più volte riconosciuto giustamente  dalla “Guida MICHELIN” come il più bel ristorante dell’isola …ed in effetti è bellissimo e si mangia anche molto bene!

Poco lontano da questa cittadina si trova la famosa statua Morro Velosa, monumento in memoria dei due maggiori re dell isola.

 Noi abbiamo raggiunto la cittadina, arrivando dal sud da Morro Jable, passando per la famosa spiaggia de la Pared, ed  è bellissimo guidare nell entroterra , perdersi tra questi spazi lunari, così diversi dai paesaggi a cui siamo abituati qui in Italia

Imperdibile per chi ama la natura selvaggia,  la magia delle onde che si scagliano contro le rocce, i tramonti con panorami mozzafiato, dicevo imperdibile la strada sterrata che porta da Corralejo a El cotillo, tra l altro è lungo questa strada che si possono osservare surfisti nell affrontare le onde.

Non si può non andare al parco delle dune, parco naturale composto da 10 km di sabbia trasportata dal deserto sahara marocchino, questa è una zona protetta tant’è che non si possono più costruire strutture ricettive vicino ad esse. vi si trovano solo due alberghi costruiti tanti anni fa , che tra l altro sono tra i più cari dell isola!

 

Se amate l atmosfera da paese di surfisti, anche se un pò lontano dal mare, dovete fare una sosta nel paese di Lajares , a me questo piccolo paesino con tanti ristornatini, mercatino e un aria un pò hippie ha ricordato la zona di kapaa a Kauai, certo siamo lontani dall aloha hawaiano ma c’è un atmosfera simile…non vi stupite se intorno a voi sentirete praticamente solo parlare italiano..sono tanti i nostri connazionali che hanno deciso di trasferismi nell isola, e in questa zona io ne ho trovati moltissimi.

Golosamente parlando, se non si è vegani o vegetariani, è innegabile che prima di partire si sognino grandi scorpacciate di pesce a buon prezzo…io con tutta sincerità non vedevo l ora e la mia gola è stata premiata..tra i ristoranti di pesce che abbiamo provato il migliore è stato sicuramente a el Cotillo ” el roque de los pescadores”.

Con tutta sincerità da fuori questo ristorante non mi ispirava moltissimo, era buio quindi non potevamo vedere il mare di fronte che sicuramente in altri orari rende il pasto più magico, ma per fortuna Seba lo ha scelto e ci siamo fatti la miglior scorpacciata di pesce della vacanza.

 

Se El Cotillo mi è piaciuto molto dal punto di vista culinario, Corralejo, l altro grande centro sul mare della zona nord, non mi ha molto entusiasmata, troppo pieno di locali iper turistici e anche i ristoranti lungo il mare non erano proprio così speciali, tornando al paragone con le hawaii El Corralejo mi ha dato un pò più un idea stile Waikiki, iper turistica…ma anche qui siamo riusciti a trovare, nascosto tra le viette , un localino niente male frequentato per lo più dai local ..

La Bodeguita..perfetto per una pausa snack o un aperitivo.

 e poi abbiamo anche scoperto che ci sono ottimi ristoranti di carne nell entroterra, molto molto affollati la domenica.

Noi per puro caso abbiamo fatto una sosta a Villaverde , un paese rurale piccolo e molto in alto, da qui nelle belle giornate si può vedere anche Lazarote! e abbiamo deciso di provare il ristorante el horno..piatto forte la carne..e noi non essendo golosi,di più! giustamente abbiamo preso una bella grigliata mista..ci ho messo due giorni a digerirla..

Anche perchè sicuramente quel giorno a bloccarmi la digestione ci ha pensato Seba..come tutti sappiamo bene , i ristoranti sono normalmente muniti di bagno, ma Seba non si sa come se ne dimentica sempre e così ci siamo così avventurati fuori dalla strada per lavarci i denti e prepararci al meglio al volo del rientro..bene ripartendo in macchina Seba è andato troppo indietro e  siamo quasi caduti in un burrone..la macchina non ne veniva più fuori..e  noi avevamo un volo da prendere..Grazie al cielo delle auto munite di cavi sono venute  a salvarci ma…che spavento! quando ho visto quanto eravamo giù non ho avuto il coraggio di fare una foto ricordo tanta era la mia paura di non venirne fuori..

A fuerteventura è obbligatorio fare surf, non si può visitare l isola senza provare a cavalcare le sue bellissime onde.

Noi lo abbiamo fatto ed è stato bellissimo, non avrei voluto più uscire dall acqua..chiaramente è stata un impresa comica a dire poco ci siamo presi un sacco di botte, io il giorno dopo ero piena stra piena di lividi ma ne è valsa la pena..

e sono contenta perchè sembra, non so poi se è vero, che anche Seba si sia divertito un sacco.

Le scuole per il surf sono moltissime  nell isola, potete optare per un connazionale, sarà così più facile capire o per un tedesco , un inglese..tanti sono gli amanti di questo sport che da tutta europa si sono trasferiti qui e per campare ne hanno aperto scuole.

 

ultima e importantissia nota..preparatevi a diventare migliori amici del vostro ombrellone!!

Appena arrivati dovrete comprare un ombrellone, perchè qui le spaiggie sono libere, e se siete amanti delle comodità troverete in vendita anche sdraia piegabili e facilmente tarsportabili.

A noi le hanno regalate dei signori sconosciuti in partenza, ma sinceramente non le abbiamo ami usate! preferiamo riempirci di  sabbia!!